Alkekengi
Alkekengi
Goldita
Pianta erbacea con fusto che può arrivare fino a 1 m di altezza, eretto, ramificato, subglabro ed angoloso. I fiori sono bianchi, piccoli, a forma di campanella e spuntano all’ascella delle foglie; sono tipici i calici arancioni di consistenza simile alla carta che avvolgono le bacche delle dimensioni di 1-2 cm. Le foglie sono di colore verde chiaro ed ovali, di lunghezza tra i 5 e gli 8 cm.
Si adatta a tutti i terreni purchè ben drenati, in posizione soleggiata e con un pH compreso tra 5,5 e 7.
Da aprile a giugno.
Si avvantaggia delle concimazioni organiche eseguite prima delle lavorazioni di fondo. Durante la coltivazione distribuite un concime bilanciato.
Sulla fila: 100-120 cm
Tra le file: 200-350 cm
Da luglio a settembre.
Peronospora: è una malattia fungina che si sviluppa sulle foglie quando ci sono condizioni di caldo umido, per esempio in giugno. Per combatterla bisogna spruzzare preventivamente le foglie con prodotti a base di rame.
In caso di coltivazione in vaso evitare i ristagni d’acqua. Non necessitano di cure particolari.
L’alchechengio è una bacca autunnale, ricca di antiossidanti e ottima fonte di vitamine A e C, ha proprietà diuretiche e depurative, sfruttata soprattutto per combattere la ritenzione urinaria. Grazie ai tannini, serve per contrastare la diarrea, soprattutto in occasione di episodi influenzali che coinvolgono l’intestino.
Le uniche parti commestibili della pianta sono le bacche che maturano da luglio ed hanno la forma di una piccola ciliegia. Da esse si può ricavare un’ottima marmellata. Si possono mangiare da sole come antipasto o aggiunte alle insalate. Se seccate leggermente si possono mettere sott’aceto o in salamoia. Ricoperte di cioccolato fondente sono un eccezionale dessert.